(detto
Totò). Atleta italiano. Dopo aver praticato il calcio, su
suggerimento di Gaspare Polizzi dall'età di 17 anni si dedicò all'atletica,
specializzandosi nel mezzofondo (5.000 e 10.000 m). Segnalatosi già in ambito
juniores, dove ottenne risultati di rilievo (si aggiudicò l'argento dei 5.000 m
ai Campionati europei di categoria), si fece valere pure tra i seniores fin dalle prime
apparizioni: quarto alle Olimpiadi di Los Angeles (1984) nei 10.000 m, sulla stessa
distanza agli Europei di Stoccarda del 1986 conquistò il bronzo. La definitiva
consacrazione arrivò alle Olimpiadi di Seul (1988), dove
A. si aggiudicò
l'argento nei 10.000 m, gara in cui stabilì anche il nuovo primato italiano. Vincitore
della Coppa del Mondo 1989 nei 10.000 m, ai Campionati continentali di Spalato del
1990 si impose sia nei 5.000 m che nei 10.000 m. Dopo il quarto posto dei Giochi
di Barcellona (1992), a causa di problemi di salute decise di ritirarsi
dall'attività agonistica (n. Altofonte, Palermo 1962).